Les Siciliennes: Dolce&Gabbana e il cuore della devozione in nero.

Ieri, Dolce&Gabbana ha portato la Sicilia con il suo debutto a Parigi, regalando alla capitale mondiale della moda una sfilata a sorpresa in anticipo sulla Paris Haute Couture SS25. L’evento, intitolato “Les Siciliennes”, è stato un vero e proprio tributo alla Sicilia, cuore pulsante della maison, terra ricca di storia, arte e cultura.

La location scelta non poteva che essere una delle più iconiche di Parigi: Place de la Concorde. Qui, l’arte siciliana si è fusa con l’eleganza senza tempo di Dolce&Gabbana, dando vita a una serata che ha celebrato l’isola attraverso l’estetica del lusso e della sensualità, marchio di fabbrica della visione di Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Il filo conduttore? L’opulenza della tradizione siciliana, incarnata dalla maestosità del nero, definito dai due designer come “il colore simbolo della Sicilia”. Il nero ha dominato la passerella, declinato in cappotti, corsetti, tailleur, abiti in pizzo e veli che avvolgevano i copricapi come un richiamo alla tradizione.

 Sacralità e Haute Couture

L’unione storica tra la Francia e la Sicilia affonda le radici nel XIII secolo, quando la dinastia dei capetingi di Francia, sotto il comando di Carlo d’Angiò, acquisì il controllo dell’isola. Questo legame non solo consolidò la presenza francese sull’isola, ma introdusse anche importanti condizionamenti culturali francesi, in particolare nel campo dell’arte, della letteratura e, naturalmente, della moda. Nel contesto della società medievale, l’influenza della chiesa era opprimente. La pressione sociale religiosa dominava la vita quotidiana e anche l’abbigliamento era regolato dalle norme ecclesiastiche. L’abbigliamento, pur essendo espressione di status e ricchezza, doveva essere coerente con i valori morali e religiosi imposti dalla chiesa. Il tessuto stesso, i suoi colori e la sua qualità, avevano significati simbolici profondi.

Ad esempio, l’uso della seta o di tessuti dorati era riservato solo alla nobiltà e al clero, e veniva associato alla divinità e alla purezza. L’estetica medievale, dunque, non era solo una questione di bellezza superficiale, ma un riflesso della gerarchia sociale e delle tensioni religiose che permeavano ogni aspetto della vita, dall’abbigliamento alla decorazione degli spazi sacri.

Rielaborare influenze come con i paladini di Francia, ovvero i cavalieri protagonisti delle storie medievali come quelle della Chanson de Roland, è un altro esempio di come la cultura francese si integrò nella Sicilia. Questi personaggi, simbolo di coraggio e fede, vennero accolti con entusiasmo anche nei pupi siciliani, le marionette che raccontano le gesta eroiche dei paladini di Carlo Magno, un vero e proprio simbolo della fusione tra l’immaginario francese e la tradizione siciliana.

Questa fusione culturale portò alla creazione di un’arte che mescola il misticismo e l’austerità della fede cristiana con l’esotismo e la raffinatezza dei motivi orientali dando vita ad uno stile affascinante e misticamente potente, in perfetta sintonia con le influenze francesi, soprattutto quelle angioine, che arricchirono il paesaggio culturale dell’isola.

Misticismo ed eleganza

Gli stilisti hanno curato ogni dettaglio della sfilata con una precisione maniacale. Hanno esaltato la religiosità siciliana, profondamente radicata nella tradizione cristiana, attraverso accessori sontuosi: croci dorate, rosari e altri simboli sacri hanno aggiunto un tocco barocco e solenne alla collezione. Il nero, protagonista indiscusso, ha reso omaggio alle “femmine en noir”, icone di eleganza e raffinatezza. A completare l’atmosfera, la Missa Brevis di Mozart ha fatto da colonna sonora, con il suo perfetto mix di sacralità e melodia, riflettendo il tono mistico e sensuale della serata.

La collezione ha già conquistato 150 clienti, molti dei quali presenti alla sfilata, indossando pezzi delle precedenti collezioni Haute Couture presentate durante il tour della maison, che ha toccato città come Agrigento, Milano, Venezia e Taormina.

In prima fila, un parterre de roi di celebrità ha reso l’evento ancora più stellare: Monica Bellucci, Tim Burton, Carla Bruni, Catherine Deneuve ed Eva Herzigova sono solo alcuni dei nomi che hanno animato la serata, trasformandola in un trionfo di glamour e prestigio.

photo: Isidore Montag / Gorunway.com

L’unione storica quasi oscura tra Francia e Sicilia è un concetto affascinante che si radica in un intreccio storico, culturale e artistico complesso, segnato da momenti di dominazione, scambi culturali e influenze reciproche. Questo legame, spesso caratterizzato da tensioni e contrasti, ha dato vita a una relazione profonda e ricca di significati, che si riflette nell’arte.

Les Siciliennes è stata una prova, ancora una volta di come la patria della haute couture e custode di un’eleganza senza tempo, ha contribuito a plasmare il linguaggio universale della moda, rendendolo un terreno di incontro tra culture diverse. Un tributo alla Sicilia, quindi, ma anche un omaggio a quella Francia che ha insegnato al mondo come l’artigianalità e la creatività possano diventare eredità condivise.

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