Giornata dei beni culturali siciliani in ricordo di Sebastiano Tusa: musei gratuiti e iniziative culturali

La Sicilia celebra il sesto anniversario della scomparsa dell'archeologo e assessore che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama culturale dell'isola con aperture straordinarie e iniziative in tutti i principali siti culturali

di Filippo Zimbili

Un tributo collettivo alla memoria di un grande siciliano

Lunedì 10 marzo 2025, in occasione della Giornata dei beni culturali siciliani e del sesto anniversario della tragica scomparsa di Sebastiano Tusa, i musei e i luoghi della cultura regionali siciliani apriranno gratuitamente le loro porte al pubblico.

La Giornata dei beni culturali siciliani vedrà numerose iniziative distribuite in tutta l’isola, pensate per celebrare l’eredità culturale di Tusa e per trasmettere alle nuove generazioni la sua passione per la storia e l’archeologia. Come ha sottolineato l’attuale assessore ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato: “Un’occasione per ricordare i suoi inestimabili lasciti, per proseguire nel solco da lui tracciato e trasmettere alle nuove generazioni l’amore per la storia e per l’archeologia. Attingere dal passato per reinventare il futuro: questo il messaggio che la sua eredità ci affida”.

Chi era Sebastiano Tusa: una vita per l’archeologia e la cultura

Nato a Palermo il 2 agosto 1952, Sebastiano Tusa è stato una figura di spicco nel panorama archeologico e culturale italiano. Figlio d’arte – suo padre era l’archeologo Vincenzo Tusa e sua madre Aldina Cutroni, docente di Numismatica antica – sviluppò fin da giovane una profonda passione per l’antichità che lo portò a costruire una brillante carriera accademica e istituzionale.

Dopo la laurea in Lettere all’Università La Sapienza di Roma, dove si specializzò in Archeologia orientale con una tesi in paletnologia, Tusa dedicò la sua vita alla ricerca archeologica e alla valorizzazione del patrimonio culturale siciliano. La sua carriera nella pubblica amministrazione iniziò come dirigente della Regione Siciliana, dove negli anni ’90 fu responsabile della sezione archeologica del Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro.

Durante la sua attività sul campo, realizzò importanti scoperte: nel 2003, gli scavi da lui diretti a Pantelleria portarono alla luce tre preziosi ritratti imperiali romani; nel 2005, a Mozia, identificò antiche banchine sulla strada sommersa che conduce all’isola, contribuendo in modo significativo alla comprensione dell’architettura portuale fenicia.

Nel 2004 scrisse una pagina importante della storia dell’archeologia siciliana, diventando il primo sovrintendente del mare della Regione Siciliana, ruolo che ricoprì con dedizione e visione innovativa. La sua attività non si limitò all’isola: organizzò missioni archeologiche in Pakistan, Iran e Iraq, contribuendo significativamente alla conoscenza delle civiltà antiche del Mediterraneo e dell’Asia. Nel 2008, la collaborazione con il documentarista Folco Quilici per un film sulla preistoria mediterranea a Pantelleria confermò il suo impegno nella divulgazione scientifica di alto livello.

Parallelamente all’attività istituzionale, Tusa portò avanti una brillante carriera accademica come docente di Archeologia marittima all’Università di Bologna, di Paletnologia all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli e, nell’anno accademico 2015-2016, come professore a contratto presso la prestigiosa Università Philipps di Marburgo, in Germania.

L’11 aprile 2018 venne nominato assessore ai beni culturali dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, incarico che svolse con grande impegno e visione strategica. Durante il suo mandato, avviò importanti riforme per valorizzare il patrimonio culturale siciliano, tra cui un innovativo provvedimento per garantire autonomia gestionale e finanziaria ai singoli parchi archeologici, ponendo le basi per una gestione più efficiente e moderna del patrimonio isolano.

La mattina del 10 marzo 2019, all’età di 66 anni, Tusa perse la vita in un incidente aereo nei pressi di Biscioftù, in Etiopia, mentre si recava a Malindi per partecipare a una conferenza internazionale dell’UNESCO. I suoi resti furono identificati solo alla fine di giugno dello stesso anno e riconsegnati alla famiglia l’11 ottobre. I funerali si svolsero il 18 ottobre nella chiesa di San Domenico a Palermo, dove la sua salma riposa accanto a quella del magistrato Giovanni Falcone.

Le iniziative in tutta la Sicilia in ricordo di Sebastiano Tusa

Il programma della Giornata dei beni culturali siciliani prevede una ricca offerta di eventi distribuiti capillarmente in tutta l’isola, ognuno pensato per valorizzare le peculiarità del patrimonio culturale siciliano seguendo l’esempio e gli insegnamenti di Tusa.

Nella costa orientale

Il Parco archeologico di Naxos Taormina proporrà un’esperienza culturale immersiva con una visita guidata gratuita condotta dall’archeologa Maria Grazia Vanaria e dalla guida Martine Fender, con la partecipazione degli accompagnatori turistici della provincia di Messina. La visita, che avrà inizio alle 9 e si protrarrà per tre ore, porterà alla scoperta del museo e delle affascinanti aree di scavo dell’antica colonia greca. Non lontano, il museo archeologico MaFra di Francavilla di Sicilia aprirà straordinariamente i battenti dalle 10 alle 14, offrendo l’opportunità di ammirare gratuitamente i suoi reperti.

A Palermo

Nel cuore pulsante della cultura siciliana il Museo Salinas ospiterà alle 17 l’evento “Una vita dedicata alla cultura“, un percorso guidato che esplorerà lo straordinario contributo di Sebastiano Tusa all’archeologia, concentrandosi sul suo pionieristico lavoro e sulla sua profonda passione per il mondo antico. La Galleria regionale di Palazzo Abatellis offrirà invece un’apertura straordinaria mattutina (9-13) con visite guidate alle 10 e alle 12, permettendo ai visitatori di ammirare non solo le collezioni permanenti ma anche la mostra temporanea “Attraversamenti – Il Trionfo della Morte, Guernica e Crocifissione di Guttuso“.

Sempre nel capoluogo, la Soprintendenza dei Beni culturali aprirà gratuitamente diversi gioielli architettonici: palazzo della Cuba, la Palazzina cinese, il castello della Zisa (fino alle 12.30), il chiostro di Santa Maria Nuova a Monreale (fino alle 18), il castello della Favara a Maredolce, villa Napoli con il suo parco e la cappella e il piano terra dell’ex convento della Magione. Un’opportunità unica per riscoprire alcuni dei monumenti più affascinanti della città.

Il Museo Riso, dedicato all’arte contemporanea, proporrà un doppio appuntamento: alle 11.30 una visita guidata al percorso espositivo che racconta sessant’anni di storia dell’arte siciliana e internazionale, mentre alle 16.30 il direttore Evelina De Castro presenterà “Cicero” di William Kentridge, opera che entrerà a far parte della collezione permanente grazie a un progetto vincitore del bando Pac – Piano per l’Arte Contemporanea.

Nella costa occidentale

Il Museo regionale di Storia naturale di Palazzo d’Aumale a Terrasini offrirà alle 10 e alle 16 la proiezione di documentari del ciclo “Tra natura e memoria“, un modo per unire la passione di Tusa per l’ambiente a quella per la storia.

Il Parco Archeologico di Himera, Solunto e Iato ha organizzato, in collaborazione con l’Archeoclub d’Italia, un ricco programma di eventi: domenica 9 marzo alle 10 il museo “Pirro Marconi” ospiterà il convegno nazionale “Il ruolo del volontariato nei beni culturali“, mentre lunedì 10, nell’ambito dell’iniziativa “A Himera con l’Archeoclub d’Italia“, i soci dell’associazione accoglieranno i visitatori con visite guidate all’antiquarium progettato da Franco Minissi e al maestoso tempio della Vittoria.

Nel territorio trapanese

Il Parco archeologico di Selinunte inviterà i visitatori a scoprire “I segreti dei templi di Selinunte” con una visita guidata alle 10.30 condotta dagli esperti di Coopculture. Un’occasione unica per comprendere le tecniche di costruzione degli antichi edifici sacri, dal lavoro in cava fino alla messa in opera dei blocchi lapidei. Contemporaneamente, al Parco archeologico di Segesta si svolgerà l’evento “L’archeologo racconta: il tempio dorico di Segesta“, un’analisi approfondita degli elementi architettonici e delle recenti scoperte relative al culto praticato nell’edificio.

Il Museo “Agostino Pepoli” di Trapani sarà visitabile gratuitamente dalle 9 alle 18, con visite guidate programmate alle 10 e alle 12. Al Parco Lilibeo di Marsala, a partire dalle 11, gli archeologi Maria Grazia Griffo e Filippo Pisciotta condurranno una speciale conversazione sulle anfore e i materiali di bordo recuperati dai relitti marini, un omaggio alla passione di Tusa per l’archeologia subacquea.

Nell’area catanese

Non mancheranno iniziative anche in questo versante siciliano, dove il Parco archeologico di Catania e della Valle dell’Aci proporrà visite guidate alla mostra delle opere dei pittori e argentieri messinesi nella chiesa gesuitica di San Francesco Borgia, con aperture dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Anche il teatro antico della città sarà accessibile gratuitamente per l’intera giornata.

Nel territorio messinese

Il Parco Archeologico di Tindari completerà l’offerta culturale con visite guidate ai siti archeologici di Milazzo, Tindari e Capo d’Orlando, arricchite da dimostrazioni pratiche delle tecniche di restauro, dalle 9 alle 14.

Un appuntamento da non perdere per riscoprire il patrimonio siciliano

La Giornata dei beni culturali siciliani in ricordo di Sebastiano Tusa rappresenta un’opportunità imperdibile per cittadini e turisti che desiderano esplorare i tesori culturali della Sicilia. L’ingresso gratuito e la varietà di iniziative programmate offrono la possibilità di immergersi nella storia millenaria dell’isola attraverso gli occhi di chi ha dedicato la propria vita alla sua valorizzazione.

L’eredità intellettuale e professionale di Tusa continua a vivere nei progetti che ha avviato e nell’approccio innovativo che ha introdotto nella gestione dei beni culturali siciliani. Partecipare a questo tributo collettivo significa non solo rendere omaggio alla memoria di un grande archeologo, ma anche contribuire a mantenere viva quella passione per la conoscenza e quella visione lungimirante che hanno caratterizzato il suo operato.

Che siate appassionati di archeologia, amanti dell’arte o semplicemente curiosi di scoprire il patrimonio culturale siciliano, il 10 marzo sarà un’occasione speciale per visitare luoghi straordinari, guidati dallo spirito di uno dei più illustri interpreti della cultura isolana. Un modo per trasformare una semplice visita in un viaggio attraverso il tempo, sulle orme di chi ha saputo leggere nel passato le chiavi per comprendere il presente e costruire il futuro.

Chi desidera conoscere tutte le iniziative e i siti che aderiscono alla Giornata dei beni culturali siciliani può consultare la sezione “Eventi” del portale regionale Sicilia Archeologica oppure i siti web delle singole istituzioni culturali.

Non perdete questa straordinaria occasione per celebrare la cultura e la storia siciliana nella Giornata dei beni culturali siciliani dedicata a Sebastiano Tusa, l’archeologo che ha saputo trasformare la passione in missione e la conoscenza in valore condiviso. La Sicilia, con i suoi incantevoli luoghi della cultura, vi aspetta per un viaggio emozionante alla riscoperta delle proprie radici e della propria identità.

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