Parigi celebra il centenario di Andrea Camilleri con “A cena con Montalbano”

A cento anni dalla sua nascita, Parigi rende omaggio all’autore siciliano Andrea Camilleri con una serata che fonde letteratura, gastronomia e tradizioni isolane. Oggi, mercoledì 19 marzo, la School Public Guillaume Tirel ospita l’evento “A cena con Montalbano“, un’iniziativa promossa dall’Accademia Italiana della Cucina (AIC), con la partecipazione delle cantine storiche Duca di Salaparuta e Florio, che incarnano l’essenza coraggiosa e resiliente della Sicilia.

La serata, che non è solo un tributo a Camilleri, ma una vera e propria immersione nella sicilianità, è il frutto del lavoro della delegata AIC di Parigi Montparnasse, Laura Giovenco Garrone. Come ha sottolineato Roberto Magnisi, Direttore delle cantine Florio e Duca di Salaparuta, l’evento non si limita a una cena, ma diventa un’occasione di condivisione e racconto. “Il buon cibo e il buon vino diventano il linguaggio più autentico” ha affermato Magnisi, esprimendo la sua gratitudine per il sostegno di Laura Giovenco Garrone e per il coinvolgimento delle due cantine siciliane, simbolo di un’isola che, attraverso i suoi sapori, sa parlare al cuore di chi ascolta.

Una serata di eccellenze siciliane

Il ristorante Asterie, parte della più importante scuola alberghiera francese, diventa così il palcoscenico di un’esperienza che celebra la gastronomia siciliana, una delle più amate e apprezzate a livello internazionale. L’evento si apre con un tocco di tipica ospitalità siciliana: gli arancini di Montalbano, come quelli preparati dalla cameriera Adelina nei racconti di Camilleri, e le sarde a beccafico, un piatto tanto caro al Commissario. A queste prelibatezze si abbina il Marsala vergine, un vino che racchiude l’essenza del Mediterraneo, con il suo sapore inconfondibile e salino.

La pasta ncasciata, il piatto preferito di Montalbano, arricchisce la serata, accompagnata da un blend di Nero d’Avola e Merlot che esalta i sapori della cucina siciliana. Il ragù, le melanzane fritte, il caciocavallo e le uova sode raccontano le tradizioni della domenica siciliana, trasformandosi in un omaggio alla terra di Montalbano. Il Nero d’Avola, fresco e avvolgente, è il compagno ideale per un’altra specialità della tavola siciliana: i brusciuluni di carne, un piatto che evoca i sapori autentici della cucina rurale.

Non manca la caponata, un piatto che fa parte del cuore della tradizione gastronomica siciliana, preparata secondo la ricetta di Adelina, accompagnata da Ragusano DOP, un formaggio dal gusto deciso e piccante. Il tutto è completato da un’insalata di finocchi e arance, simbolo della freschezza della cucina mediterranea.

Il dolce omaggio a Camilleri

La serata si conclude con un trionfo di dolci siciliani, simbolo della pasticceria dell’isola: il cannolo di ricotta di pecora, la pasta reale al pistacchio, la crispella di San Giuseppe e il cioccolato di Modica. Un finale in dolcezza che celebra la tradizione dolciaria siciliana, resa ancora più speciale dall’abbinamento con il Marsala Semisecco Florio, un vino che completa l’esperienza sensoriale in modo sublime.

Un tributo a Camilleri e alla Sicilia

A cena con Montalbano non è solo un’occasione gastronomica, ma un vero e proprio ritrovo attraverso i sapori e le tradizioni che Andrea Camilleri ha raccontato con la sua scrittura. La sua Sicilia, vista attraverso gli occhi di Montalbano, si riflette in ogni piatto, in ogni bicchiere di vino, in ogni ricordo che la serata evoca. Come ha dichiarato Roberto Magnisi, “siamo una terra da sorseggiare, gustare, da amare”, e l’evento di Parigi è una testimonianza di quanto la Sicilia, attraverso le sue storie e i suoi sapori, abbia conquistato il mondo.

Con il riconoscimento della Sicilia come Regione Europea della Gastronomia 2025, l’Accademia Italiana della Cucina intende rendere omaggio alla cultura gastronomica siciliana con un progetto che potrebbe portare la Cena con Montalbano in altre città del mondo, per far scoprire la bellezza della Sicilia attraverso i suoi piatti e le parole di un grande scrittore.

Parigi celebra non solo un autore, ma un’intera cultura, quella siciliana, che continua a essere viva e pulsante, grazie anche a eventi come questo che raccontano l’isola e la sua straordinaria tradizione gastronomica.

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