La regia e la coreografia sono affidate a Francesca Lattuada, che ha scelto per l’occasione due giovani talenti: la danzatrice di Aterballetto Vittoria Franchina e l’attore Rocco Ancarola. L’atmosfera onirica del lavoro di Lattuada si arricchisce con le creazioni visive dell’artista Natali Fortier, che ha realizzato maschere che mescolano elementi zoomorfi e antropomorfi.
Un aspetto distintivo di questo spettacolo è la possibilità di avvicinare i bambini a testi letterari di altissima qualità, ma dal fascino immediato. Un’occasione per riflettere sulla poesia, sia prima che dopo aver visto lo spettacolo. Le parole e le immagini proposte, infatti, si fanno portatrici di una “pedagogia dell’immaginazione”, per citare Italo Calvino, uno dei grandi ammiratori di Toti Scialoja.
La coreografa Francesca Lattuada spiega: «Il progetto si basa sulle brevi poesie di Toti Scialoja tratte dalla raccolta La mela di Amleto. Questi haiku sono pieni di una serietà ironica e agiscono come dei mantra magici. Le vibrazioni che nascono dalle poesie di Scialoja evocano immagini irreali, mescolando poesia e filastrocca, e rendendo straordinario anche ciò che sembra spaventoso».
Lo spettacolo offre uno spunto di riflessione sulla potenza evocativa delle parole e sull’importanza della fantasia, invitando il pubblico a riscoprire la magia nascosta nelle piccole cose e nel mondo della poesia.
Per l’acquisto dei biglietti cliccare sul seguente link: www.teatrobiondo.it/events/stravaganze-in-sol-minore