Un evento che intreccia storia, teatro e memoria
Chi ama l’arte e la cultura siciliana non potrà resistere al richiamo di Terra matta, lo spettacolo che dal 28 marzo al 6 aprile 2025 illuminerà il palco del Teatro Biondo di Palermo. Diretto e interpretato da Vincenzo Pirrotta, questo adattamento teatrale porta in scena l’autobiografia di Vincenzo Rabito, un contadino siciliano analfabeta che, con una macchina da scrivere e una lingua tutta sua, ha raccontato un secolo di storia italiana.
Coprodotto con il Teatro Stabile di Catania, lo spettacolo debutta in prima nazionale venerdì 28 marzo alle 21.00, promettendo di catturare il pubblico con un mix di grottesco, musica dal vivo e una narrazione che sa di terra e sudore. Cosa rende Terra matta un evento imperdibile? La risposta sta nella straordinaria capacità di trasformare una vita semplice in un’epopea universale, dove la Sicilia diventa il cuore pulsante di un racconto che parla a tutti.
Vincenzo Rabito: il narratore della “maletrattata vita”
Nato nel 1899 a Chiaramonte Gulfi, Vincenzo Rabito non era un letterato, eppure ha scritto una delle autobiografie più sorprendenti del Novecento italiano. Orfano di padre, costretto a lavorare nei campi fin da bambino per sfamare la famiglia, Rabito ha attraversato le trincee della Prima Guerra Mondiale, le campagne d’Africa e la fame del Sud contadino, fino a toccare con mano il riscatto del boom economico.
Tra il 1967 e il 1970, armato di una vecchia macchina da scrivere, ha battuto i tasti per lasciare ai posteri Terra matta, un dattiloscritto conservato all’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano e poi pubblicato da Einaudi. La sua scrittura, un “Rabitese” fatto di neologismi e punteggiatura selvaggia, è un canto di resilienza e vitalità, un ritratto crudo e poetico di una vita “molto desprezzata e maletrattata”. È proprio questa voce unica che Pirrotta ha scelto di far risuonare sul palco, dando corpo e anima a un uomo che non si è mai arreso.
Il grottesco come chiave di lettura
Vincenzo Pirrotta, regista e interprete, racconta di essersi innamorato di Terra matta ancora prima della sua pubblicazione, quando lesse il manoscritto per una lettura pubblica a Torino. “Non credevo fosse reale” confessa, colpito da quel linguaggio che sembra inventato eppure scava dritto nell’anima. Adattare un’opera così densa per il teatro è stata una sfida: “Bisognava dire tutto, ma con i tempi della scena”. La soluzione? Un viaggio tra farsa, teatro dadaista e grottesco, con personaggi che danzano tra il riso e il pianto.
Pirrotta ha scritto anche canzoni originali, eseguite da un’orchestrina sempre presente in scena, per raccontare i momenti salienti della vita di Rabito: dalla guerra al peregrinare in Italia, fino alle campagne d’Africa. Il finale, un “canto-girotondo-valzer” con il ritornello “e terammo la vita”, celebra il riscatto di un uomo che ha conquistato il suo “posto fisso” dopo anni di lotta. Il grottesco, spiega Pirrotta, è la lente che rende vivi i personaggi, trasformando la tragedia in una storia che vibra di energia.
Un cast che dà voce alla terra
Accanto a Pirrotta, sul palco brillano Lucia Portale, Alessandro Romano e Marcello Montalto, interpreti capaci di dare spessore a un racconto corale. A impreziosire lo spettacolo, i musicisti Luca Mauceri (percussioni, elettronica, chitarra classica), Mario Spolidoro (organetto, chalumeau, chitarra) e Osvaldo Costabile (violino, violoncello), autori di una colonna sonora originale che intreccia tradizione e modernità. I costumi di Francesca Tunno e le luci di Antonio Sposito completano un allestimento che promette di essere un’esperienza sensoriale a tutto tondo. È un ensemble che non si limita a recitare, ma che respira la Sicilia, facendola rivivere attraverso ogni gesto e nota.
Date, orari e informazioni utili: non perdete l’appuntamento
Terra matta vi aspetta al Teatro Biondo di Palermo dal 28 marzo al 6 aprile 2025, con repliche successive dall’8 al 13 aprile al Teatro Verga di Catania. Ecco il calendario delle rappresentazioni a Palermo: venerdì 28 marzo alle 21.00, sabato 29 alle 19.00, domenica 30 alle 17.00, martedì 1 aprile alle 21.00, mercoledì 2 alle 10.30 e 17.00, giovedì 3 alle 17.00, venerdì 4 alle 10.30 e 18.00, sabato 5 alle 19.00 e domenica 6 alle 17.00. La durata dello spettacolo è di 1 ora e 35 minuti, perfetta per immergersi senza fretta in questa storia straordinaria. Per dettagli e prenotazioni, visitate il sito ufficiale del Teatro Biondo.
Non lasciatevi sfuggire un evento che unisce arte, memoria e il sapore autentico della Sicilia: Terra matta è un grido di vita che merita di essere ascoltato, un viaggio teatrale che vi farà ridere, commuovere e, soprattutto, riflettere.