L’arte contro le dipendenze: il progetto @LAB_SCHOOL conquista Avola

Igor Scalisi Palminteri guida studenti siciliani nella creazione di opere pittoriche per sensibilizzare sui rischi delle sostanze stupefacenti

di Filippo Zimbili

Un progetto innovativo per la prevenzione

La prevenzione dalle dipendenze trova un alleato creativo nel progetto @LAB_SCHOOL, che ha fatto tappa ad Avola, nel siracusano, coinvolgendo attivamente studenti e studentesse in un percorso di sensibilizzazione attraverso l’arte. L’iniziativa, realizzata dalla Rete Salus Scuole SHE Sicilia e finanziata dall’Assessorato Regionale all’Istruzione e alla Formazione Professionale tramite l’USR per la Sicilia, ha visto protagonisti venti giovani provenienti da tre istituti del territorio: l’I.C. Bianca, l’I.C. Capuana-De Amicis e l’I.I.S.S. Majorana.

Il progetto @LAB_SCHOOL, che pone particolare attenzione all’emergenza crack, ha preso avvio con un seminario informativo che ha riunito i rappresentanti delle principali istituzioni locali: dall’Assessorato Regionale dell’Istruzione alla Prefettura, dalla Questura all’ASP di Siracusa, fino alle Forze dell’Ordine e alla Curia Arcivescovile di Noto. Un’ampia rete di collaborazione per affrontare un problema che richiede l’impegno di tutta la comunità.

Arte come strumento di consapevolezza

Il cuore dell’iniziativa è stato il laboratorio di pittura guidato dall’artista Igor Scalisi Palminteri, che si è svolto nell’arco di due intense giornate creative presso l’Auditorium del plesso Vittorini dell’Istituto Comprensivo “Bianca” di Avola.

È un progetto forse tra i più importanti che ho fatto, perché affronta una tematica cruciale nella società contemporanea: il tema delle droghe e della dipendenza” ha dichiarato Scalisi Palminteri.

“Si può essere dipendenti da molte cose, ma in questo caso il focus è sulla dipendenza da sostanze. È un progetto che riguarda la pittura, che, per come la declino io, è cura e conoscenza di sé: con queste ragazze e questi ragazzi, insieme, dipingiamo per conoscerci un po’ meglio e per far conoscere se stessi agli altri. In fondo è un laboratorio di comunicazione, di racconto della propria esperienza”.

Un approccio significativo che utilizza l’espressione artistica non solo come mezzo creativo, ma come vero e proprio strumento di introspezione e crescita personale, capace di offrire ai giovani un’alternativa concreta e costruttiva alla spirale delle dipendenze.

Le istituzioni in prima linea

Alla cerimonia conclusiva dell’evento ha partecipato anche il sindaco di Avola, Rossana Cannata, che ha espresso orgoglio per il coinvolgimento della città nel progetto: “Oggi, insieme a tutte le altre istituzioni, facciamo rete. Vogliamo portare la nostra voce, vogliamo diffondere un messaggio importante di condivisione: confronto, formazione, ma anche creatività. Non dipendenza, ma socialità e scelte giuste; no all’illegalità e sì alla legalità“.

Giovanni Cafeo, coordinatore della segreteria particolare dell’Assessore Regionale all’Istruzione e alla Formazione Professionale, ha sottolineato il valore educativo dell’iniziativa: “Questo progetto nasce da una convinzione da parte dell’assessorato regionale e dell’assessore Turano: la consapevolezza che occuparsi di scuola non significa solo occuparsi di edilizia scolastica, ma anche di creare le condizioni per formare cittadini più consapevoli“.

Un’eredità artistica per la comunità

Le opere realizzate durante il laboratorio non sono rimaste un semplice esercizio didattico, ma sono state donate alla comunità e troveranno una collocazione permanente nella nuova ‘Street room’ della biblioteca comunale di Avola. Un modo per lasciare un segno tangibile dell’esperienza e continuare a veicolare il messaggio di prevenzione anche oltre la conclusione dell’evento.

Questa tappa del progetto @LAB_SCHOOL, che segue l’evento del ‘Teatro Ballarò’, non rappresenta un punto d’arrivo ma un passaggio di un percorso più ampio che coinvolgerà tutte le province siciliane. Un’occasione di riflessione e partecipazione attiva che dimostra come l’arte, la legalità e la cooperazione tra istituzioni possano contribuire efficacemente alla promozione del benessere giovanile e alla prevenzione delle dipendenze.

Un modello da seguire

L’iniziativa di Avola rappresenta un esempio virtuoso di come la creatività artistica possa trasformarsi in uno strumento potente di educazione e prevenzione. Il linguaggio dell’arte, immediato e universale, riesce infatti a superare le barriere comunicative che spesso si creano tra istituzioni e giovani quando si affrontano tematiche delicate come quella delle dipendenze.

Il progetto @LAB_SCHOOL dimostra che la prevenzione più efficace è quella che coinvolge attivamente i ragazzi, rendendoli protagonisti e non semplici destinatari di un messaggio. Un approccio che merita di essere replicato e che potrebbe rappresentare un modello innovativo per affrontare altre problematiche sociali che riguardano il mondo giovanile.

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