Il 1º dicembre, il Cinema De Seta ai Cantieri Culturali alla Zisa si trasformerà in un palcoscenico di ricordi e risate. La terza edizione della Targa Franchi e Ingrassia sta per accendere i riflettori su una serata che promette di far rivivere la straordinaria eredità artistica del duo più amato della comicità siciliana.
Sotto la direzione artistica di Marco Li Vigni, l’evento celebra i grandi maestri del sorriso con un programma che miscela emozione e spettacolo. Vincenzo Canzone condurrà una serata che non sarà solo un omaggio, ma un vero e proprio viaggio nella memoria collettiva.
Tre saranno i momenti clou che daranno vita a questo racconto. Una “Targa alla Carriera” per Manlio Dovì, attore e comico che porta avanti la tradizione del sorriso siciliano. Una “Targa alla Memoria” per Maurizio Bologna, recentemente scomparso ma mai dimenticato. E una “Targa al Merito” alle emittenti regionali TRM e TeleOne per il loro impegno nella diffusione dell’arte di Franchi e Ingrassia alle nuove generazioni.
“Sarà un’edizione piena di ospiti e grandi emozioni“, racconta Li Vigni con l’entusiasmo di chi sa quanto sia importante mantenere viva una memoria artistica. Un ringraziamento speciale va ai figli di Franco e Ciccio, che continuano a sostenere questi momenti di condivisione.
La musica de La Bottega Retrò riporterà in vita le note e le canzoni che hanno accompagnato le gag più esilaranti, mentre Ivan Fiore, special guest della serata, promette di far ridere il pubblico. Non mancherà Giuseppe Li Causi, cultore appassionato del duo, colui che ha contribuito a immortalare Franchi e Ingrassia con un francobollo e una piazzetta a loro dedicata.
L’Assessore Comunale alla Cultura Giampiero Cannella sarà presente, a testimoniare l’importanza di un evento che va ben oltre il semplice ricordo. La Direzione della Produzione di Giusy Pitarresi e il Responsabile Tecnico Salvatore Chiappara completano la squadra che renderà questa sera indimenticabile.
L’ingresso è libero, i posti saranno limitati, ma le emozioni no. Domenica 1° dicembre, Palermo tornerà a sorridere, a commuoversi, a ricordare. Perché la vera arte non muore mai, soprattutto quando sa farci sorridere.