Gli amanti della musica senza confini possono segnare in agenda un appuntamento imperdibile. Il Brass Group porta al Real Teatro Santa Cecilia una delle formazioni più innovative del panorama internazionale. Il BvR Septet, nato dal genio creativo del sassofonista ispano-olandese Bernard van Rossum, si prepara a incantare il pubblico siciliano con due esclusive serate.
L’ensemble, che ha già conquistato le platee europee, farà il suo debutto italiano sabato 15 febbraio alle 19:00 e domenica 16 febbraio alle 18:30. Si tratta di un progetto audace che nasce dalle ceneri della celebrata BvR Flamenco Big Band. In questa formazione più intima, però, il gruppo esplora nuovi territori sonori dove il “cuadro Flamenco” tradizionale dialoga con l’improvvisazione jazz in modo sorprendente.
La voce magnetica di Aroa Fernández si intreccia con le melodie sofisticate del pianista premiato Xavi Torres, mentre il sax di Bernard van Rossum disegna linee melodiche avvolgenti. La danza passionale di Irene Alvarez aggiunge una dimensione visiva mozzafiato, mentre sul palco la chitarra flamenca di Manuel Montero conversa con il contrabbasso di Marco Zenini e la batteria di Joan Terol, creando un tessuto sonoro unico nel suo genere.
“Questo progetto rappresenta l’evoluzione naturale della nostra ricerca musicale”, rivela van Rossum. “Ogni performance è un viaggio inesplorato dove tradizione e innovazione si fondono in modo organico“. Non è un caso che il leggendario Kenny Werner abbia definito il loro approccio come “un territorio nuovo, dove l’intelletto non sminuisce l’anima del Flamenco”.
Per gli appassionati che non vogliono perdere questa prima nazionale, i biglietti sono disponibili attraverso la Fondazione The Brass Group. È possibile prenotare chiamando il 091 778 2860 o il 334.7391972, oppure via email a brasspalermo@gmail.com. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.thebrassgroup.it e sulla pagina Facebook della fondazione.
La Rassegna Brass extra Series 2025 si arricchisce così di un evento che promette di lasciare il segno nella memoria degli spettatori. Un’occasione rara per assistere alla nascita di un nuovo linguaggio musicale, dove la passione mediterranea del flamenco incontra la libertà espressiva del jazz contemporaneo.